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Storia della gastronomia e cucina Cuneese

Storia della gastronomia e cucina Cuneese

Tempo di Lettura : 2 minuti

La nostra cucina è sicuramente tra le più ricche ed elaborate di tutta la Penisola, gran parte dei nostri piatti tipici hanno origine contadina,  le ricette poi rivisitate e rese più sobrie e signorili, hanno deliziato i palati più raffinati, di reali ed illustri politici.

Camillo Benso di Cavour, amava particolarmente il Bollito dei sette tagli, meglio conosciuto come Gran Bollito misto piemontese, legato alla consuetudine che era cara ai  mercanti di bestiame di consumare il pasto dopo le contrattazioni.

Vittorio Emanuele II, che era noto per essere un vero buongustaio, amante dei vini piemontesi ed in particolar modo del Barolo, preferiva un menu’ a base di tajarin, selvaggina (essendo anche un appassionato cacciatore) non disdegnava la bagna cauda, uova sode e prezzemolo ed appunto il Gran Bollito Piemontese, anzichè  i lunghissimi pranzi a base di zuppe ed intingoli vari serviti nelle sontuose corti europee.

La tipica cucina piemontese ben rappresenta i suoi abitanti, legati più  alla sostanza che all’apparenza, gente fiera e poco incline a gesti plateali, ma ben riconoscibili in ogni occasione che restano  impressi per il loro valore.

Tutta la nostra cucina prima ancora che con il palato va assaporata dilatando le narici, i profumi dei suoi piatti sono inconfondibili e svariatissimi, quale piatto non ha qualcosa di forte, pungente , particolare? , dalla massiccia presenza dell’aglio nella bagna cauda, al profumo del tartufo bianco d’Alba, alle cipolline di Ivrea, ai formaggi di Castelmagno e Chiaverano, alla mocetta di camoscio della Valsesia, ai risotti del Vercellese, ai tajarin  ed agnolotti farciti in innumerevoli maniere, ai brasati, ai bolliti con le gustose salse,  ai  dolci di nocciola,  non dimentichiamo poi il profumo dei nostri funghi, e delle trote dei nostri fiumi.

Ed ora vogliamo parlare dei vini? Anche loro non scherzano, se pensiamo di prendere sottogamba un Barolo od un Barbaresco, le gambe tagliate sono le nostre, Barbera e Dolcetto, Arneis,Moscati , Spumanti ed infine il digestivo  Barolo chinato

Di  tutto e di piu’, pianure verdeggianti, colline esposte al sole, alte montagne, laghi cristallini  e città regali , possiamo ben dire

SAPORI DI PIEMONTE SONO SAPORI DI CASA

Ed ora nella sezione ricette, qualche idea per un piatto tipico, antico ma sempre attuale

A presto

Morra  Patrizia

 

 

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